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WIRE MAGAZINE PARIS - I CONSIGLI FISCALI

Prima di iniziare a cercare una proprietà su cui investire il proprio capitale è molto importante contattare un esperto, in questo caso uno specialista del sistema fiscale francese. L’esperto fiscale è una figura che presta ai clienti assistenza e consulenza in materia tributaria. Abbiamo dunque deciso di intervistare Mauro Michelini, Fondatore e Amministratore Delegato dello Studio Michelini, in quanto è in grado di fornire le migliori risposte in materia di fiscalità immobiliare francese per le persone che detengono o sono interessati a acquistare immobili in Francia a titolo personale o attraverso veicoli societari.

 

Quali sono le tasse ricorrenti da pagare se si possiede un immobile in Francia?

Le tasse ricorrenti da pagare nel caso si possieda un immobile in Francia sono:

1) la “Taxe Foncière”, è carico del proprietario; è esigibile nel comune dove si trova l’immobile. E’ calcolata sulla base del 50% della rendita catastale a cui viene applicato un tasso che varia secondo i comuni e che è diverso da quello applicato sulla “taxe d’habitation”.

2) “Taxe d’habitation”, E’ dovuta dalle persone fisiche che occupano l’appartamento al 1 Gennaio dell’anno in corso. Questa tassa è a carico del locatario se la locazione è annuale. Nel caso di locazione stagionale, la tassa è a carico del proprietario. È calcolata sulla base della rendita catastale.

3) l’ISF( Impot sur la fortune immobilière), è l’imposta sulla fortuna immobiliare, creata per le persone che detengono un patrimonio immobiliare superiore a 1.3 milioni di Euro. Sostituisce l’imposta di solidarietà sulla fortuna. L’importo dell’ISF è ottenuto applicando al valore totale del patrimonio tassabile i seguenti scaglioni progressivi:

• Fino a 800.000 € ------------------------- 0%

• Da 800.000€ a 1.300.000 €------------ 0,50%

• Da 1.300.000 € a 2.570.000 €--------- 0,70%

• Da 2.570.000 € a 5.000.000 €--------- 1,00 %

• Da 5.000.000 € a 10.000.000 €-------- 1,25%

• Oltre 10.000.000--------------------------1,50%

4) Il canone televisivo (la redevance audiovisuelle): È dovuta da chi è assoggettato alla tax d’habitation.

 

A quale tassazione è soggetto un cittadino straniero al momento della vendita dell’immobile?

Tasse sulla plusvalenza? La tassa sui guadagni capitali in Francia è chiamata, “impôt sur les plus values”, e corrisponde alla tassa pagabile sulla vendita di terreni e proprietà immobiliari. Il tasso di imposizione imposto corrisponde al 19% a titolo di IR (Impot sur le Revenu), più un ulteriore 17,2% a titolo di CSG + CRDS (Contribution Sociale Gènèralisee e Contribution au Remboursement de la Dette Sociale), queste imposte possono essere equiparate a delle tasse sul reddito addizionali, per un’imposta totale di 36,2%. La plusvalenza è uguale alla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto; sono deducibili dal prezzo di vendita, a titolo esemplificativo, le commissioni di vendita, la manleva d’ipoteca, gli onorari d’architetto, le spese di ristrutturazione (debitamente documentate) o in alternativa una percentuale a forfait che può andare fino a un massimo del 7,5% per le spese di acquisizione del valore del bene e fino a un massimo del 15% del valore del bene per le spese di miglioria. Inoltre, vi è presente un ulteriore abbattimento fiscale fisso a partire dal 5⁰ anno che vi è calcolato come segue: - 0%: Meno di sei anni - 1,65%: dal 6° al 21° anno - 9%: dal 22° al 30° anno L’immobile sarà pertanto esonerato dalla “impôt sur les plus values” a partire dal 30° anno di possesso del bene.

 

Quali sono le tasse su reddito di un immobile?

1) Immobile non locato a disposizione del proprietario: Nel caso che la proprietà non sia locata e resti a disposizione del proprietario non c’è imposizione a l’IR (Imposta sul Reddito), perché non vi è alcun reddito fondiario. Tuttavia, restano a carico del proprietario la “Taxe foncière”, la “Taxe d’habitation”. Il proprietario deve incaricarsi anche dell’IFI (Impot sur la fortune immobilière) nel caso il suo patrimonio sia superiore 1,3 milioni di Euro.

2) Locazione di appartamenti non ammobiliati: Si tratta di un bene affittato ma non ammobiliato (può essere presente la cucina ed alcuni elementi di arredo non essenziali). Rientrano in questo caso, le persone fisiche che danno in locazione uno o più appartamenti non ammobiliati situati in Francia. In questo caso, si è assoggettati all’imposta sul reddito (a differenza degli immobili a disposizione) al tasso del 19% + il 17,2% dei contributi sociali (“prelevements sociaux”). In questo caso la “Tax Fonciere” è a carico del proprietario mentre la “Tax d’habitaciòn” resta a carico del locatario in caso di affitti annuali, mentre viene pagata dal proprietario in caso di affitti stagionali. Resta da pagare l’IFI (Imposta sulla fortuna immobiliare) nel caso che il suo patrimonio sia superiore a 1,3 Milioni di Euro.

Esistono 2 tipi diversi di regimi fiscali:

• Regime Foncier: Regime in contabilità semplificata: il reddito imponibile è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi (escluso l’ammortamento)

• Regime Micro Foncier: Regime a forfait: per locazioni annue non superiori a 15.000 Euro con un abbattimento del 30 % sulle locazioni incassate. 3) Locazione di appartamenti ammobiliati: Si tratta di un bene affittato e ammobiliato, anche in questo caso, si è assoggettati all’imposta sul reddito al tasso del 19% + il 17,2% dei contributi sociali (“prelevements sociaux”). Come nel caso precedente restano a carico del proprietario la “Tax Fonciere” e la “Tax d’habitation” solo nel caso in cui l’affitto sia stagionale, mentre nel caso l’affitto fosse annuale resta a carico del locatario. Deve essere versata l’IFI dal proprietario nel caso che il suo patrimonio superi 1,3 milioni di Euro. Anche in questo caso esistono 2 tipi diversi di regimi fiscali: • Regime Bic: Regime in contabilità semplificata: il reddito imponibile è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi (incluso l’ammortamento).

• Regime MicroBic: Regime a forfait: per locazioni annue non superiori a 70.000 Euro con un abbattimento del 50 % sulle locazioni maturate.

 

Esistono delle tasse di successione a Parigi?

Secondo la convenzione franco-italiana contro le doppie imposizioni in materia di imposta sulle successioni e donazioni e più particolarmente secondo gli art. 5 e 6, tutti i beni immobili situati nel territorio francese sono soggetti all’imposta francese sulle successioni e donazioni. Nel caso invece che il de cujus fosse stato invece residente fiscalmente in Francia mentre l’erede non fosse residente fiscale in Francia, l’insieme della successione è soggetta all’imposta sulle successioni in Francia. Gli immobili sono valutati al valore venale al giorno della donazione. A partire dal 22 Agosto 2007 vi è presente un esonero totale d’imposta nelle successioni tra fratelli e sorelle a determinate condizioni: essere non coniugati, avere più di 50 anni d’età e avere vissuto continuativamente con il defunto durante gli ultimi 5 anni che hanno preceduto il decesso. Vi è stato inserito inoltre un esonero totale d’imposta sulle successioni tra coniugi.

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