MENU CLOSE

WIRE MAGAZINE MYKONOS - CINEL’S CORNER

Da ormai qualche decennio, Mykonos rappresenta la meta di punta del turismo in Grecia ed è ormai divenuta uno status simbol di quella che è la dolce vita della Grecia insulare. Fanno da padrone i paesaggi magnifici, la mentalità tranquilla e festosa della popolazione e il forte grado di internazionalizzazione dell’isola.

Gli ultimi dati rilasciati dal Ministero per il Turismo greco fanno sapere che il 30% degli introiti derivanti dal turismo del Paese derivano dalla zona delle isole del Sud dell’Egeo, tra cui Mykonos brilla come una star assoluta, considerando che, nonostante le esigue dimensioni del territorio, nel 2017 ha attirato ben 2,5 milioni di individui da tutto il Mondo, numero che sembra non voler cessare la propria crescita.

Questo dato, che ora rassicura gli investitori internazionali, aveva inizialmente spaventato alcuni di essi in seguito alle voci secondo cui Mykonos avrebbe raggiunto i propri limiti di sostenibilità e sarebbero state implementate politicamente delle misure di blocco all’afflusso turistico e al mercato immobiliare, in modo da favorire la popolazione locale originaria dell’isola. Tale preoccupazione si è dissolta con l’elezione del più giovane sindaco di sempre dell’isola, Konstantinos Koukas, che dimostra come la mentalità dei residenti sia ancora estremamente aperta all’afflusso di persone da tutto il Mondo, che rappresenta l’essenza stessa di Mykonos e che negli anni ha portato ad un ingente arricchimento generale degli isolani.

L’approccio del nuovo sindaco relativamente alla questione della sostenibilità si contrappone al tanto temuto “passo indietro” e si approccia con un’ottica di salvaguardia dell’ambiente e dei luoghi d’interesse storico. Inoltre, esso mira all’espansione dei servizi dedicati al turismo, cosicché Mykonos possa ridurre la propria stagionalità e diventare una meta ambita tutto l’anno.

La grande apertura di Mykonos verso l’esterno è da ricercarsi nelle numerose popolazioni che nei secoli si sono susseguite e mescolate nell’isola. Basti pensare che già nel 200 a.C. venne instaurato il regime democratico e venne riconosciuta la libertà di fede. Agli anni ’20 del novecento appartengono invece le prime testimonianze di piccole attività commerciali locali prevalentemente dedicate al turismo.

Nonostante le radici storiche del turismo a Mykonos, è solo dal secondo dopo guerra che l’isola ha cominciato ad accrescere la propria fama quale meta di svago per eccellenza per il turismo in Grecia. Inizialmente il principale driver che portò i riflettori a puntare su Mykonos fu l’arrivo di note star della musica e della comunità LGBT, che trovarono nell’isola la tranquillità e la calorosità ricercate. Nel ventennio successivo un numero crescente di personalità dello spettacolo e dello sport scelsero Mykonos quale meta estiva e successivamente, in seguito all’edificazione e miglioramento delle strutture per lo svago ed il turismo, questa è diventata una meta mainstream.

Le peculiarità sopra-descritte fanno sì che il mercato segua un andamento per lo più indipendente da quello generale greco. Infatti, dopo la crisi del 2008 i prezzi, che precedentemente si trovavano ad un picco speculativo, hanno iniziato una discesa per poi riprendersi con estrema rapidità e tornare a livelli prossimi a quelli pre-crisi. Inoltre, l’attuale domanda e gli elevati rendimenti in caso di messa a reddito portano a fissare un outlook per il prossimo quinquennio estremamente positivo.

Il ciclo economico peculiare del mercato immobiliare è quello tipico dei mercati ad alta e diversificata internazionalizzazione, in cui i buyer provenienti dall’estero risanano rapidamente il mercato riversando i propri capitali in proprietà sotto-prezzate e dai rendimenti cospicui. In conclusione, se le politiche che guideranno Mykonos nel futuro più prossimo rimarranno protese all’incentivo di un turismo sostenibile e all’apertura verso i compratori esteri, che ad oggi rappresentano circa il 65% della domanda, ci si aspetta un ulteriore e cospicuo incremento dei valori delle proprietà immobiliari. Il trend positivo affliggerà sia le proprietà di lusso che quelle più “low-cost”, che comunque oggi sono difficilmente accessibili per meno di 3.500€/Mq.

Tutti gli articoli